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Mercoledì 21 febbraio 2024
Ieri abbiamo ricevuto un bel regalo da un amico francese: una tenda a quattro posti. Un regalo bellissimo perché avere una tenda a Rafah è un sogno. E anche perché da un momento all’altro, potremmo essere sfollati con la forza, come è successo ad ottobre, sotto il fuoco dei carri armati e dei cecchini. Questa tenda è la nostra ruota di scorta. Il nostro amico ci ha spedito anche dei vestiti e della cioccolata per i bambini. Walid, il più piccolo dei miei figli, ha fatto i salti di gioia. Nel pacco, c’erano anche medicinali e, soprattutto, delle pastiglie per purificare l’acqua da bere. È di vitale importanza perché qui l’acqua è salata. Ricevere un pacco a Rafah è una cosa eccezionale. È quasi un miracolo, un fatto straordinario. Bisogna avere dei contatti, ma non posso parlarne per motivi di sicurezza.
Stamattina i vicini mi hanno chiesto se fosse meglio andare ad Al-Mawasi, una zona sabbiosa in riva al mare1. L’esercito israeliano continua a dire che è un posto sicuro. Ma ieri sera ci sono stati degli attacchi aerei con almeno sette morti e numerosi feriti. Almeno due persone sono state uccise in un rifugio occupato dal personale di Medici Senza Frontiere (MSF). L’ultima notizia è che l’esercito si sia ritirato mercoledì mattina. MSF ha fornito agli israeliani le coordinate satellitari in modo che non venissero bombardati.
![Screenshot del percorso a piedi da Rafah ad Al-Mawassi (la durata di 1h37 è puramente indicativa).](IMG/jpg/rafah_al_mawassi-2.jpg)
L’esercito ha tagliato la strada che va verso nord, da Rafah a Deir el-Balah, passando per Khan Younis. È una novità. Anche la strada di Salaheddine, che va verso nord, è stata a lungo tagliata fuori. In questo modo, Rafah è completamente isolata. La gente è angosciata, in preda al panico. Non sa più cosa fare. È l’inizio dell’incursione di terra a Rafah? Le forze israeliane inizieranno da Al-Mawasi per poi attaccare Rafah, e per scacciarci in Egitto, nel Sinai?
Chi preferisce mantenere un atteggiamento ottimista presta attenzione alla visita al Cairo di Ismail Haniyeh, il leader di Hamas. Sono in molti a pensare che ci saranno pressioni su Hamas e Israele per raggiungere almeno un cessate il fuoco. Anche se temporaneo, spero che il cessate il fuoco arrivi per il periodo del Ramadan. Qui la gente è davvero stanca. Bisogna fare in modo che arrivino gli aiuti umanitari, soprattutto nella città di Gaza e nel nord della Striscia.
![Screenshot della Striscia di Gaza che mostra le tre città di Rafah, Khan Yunis e Deir el-Balah.](IMG/jpg/villes-2.jpg)
1Al-Mawasi è una zona costiera desertica a ovest di Khan Younis. Ormai da settimane migliaia di persone sfollate si sono rifugiate lì, in accampamenti di fortuna. E’ stata dichiarata “zona sicura” dall’esercito israeliano, ma è stata comunque ripetutamente bombardata