“Si può amare un paese che non è nemmeno un paese?”

Mercoledì 9 ottobre 2024, ospite del programma d’attualità letteraria di France 5 La Grande Librairie dove ha presentato il suo ultimo libro Resistere al senso di colpa, la scrittrice e intellettuale femminista Mona Chollet ha letto, “con lo sguardo in camera”, un testo scritto per l’occasione sulla Palestina, un poema d’amore e di rivolta. L’autrice ha autorizzato Orient XXI a pubblicarlo in esclusiva.

L'immagine mostra un uomo che cammina tra le macerie di un'area distrutta, portando una chitarra. Sembra essere felice mentre si muove, accompagnato da un bambino. Sullo sfondo ci sono molti detriti e edifici in rovina, che suggeriscono una situazione di distruzione. Un'altra figura, probabilmente una donna, è visibile più lontano tra le macerie. L'atmosfera trasmette un contrasto tra la musica e la devastazione circostante.
Khan Yunis, 1 settembre 2024. Ahmad Abu Amsha suona la chitarra per i bambini palestinesi sfollati. Era un insegnante di musica in una scuola nel nord della Striscia di Gaza.
Bashar TALEB / AFP

Si può amare un paese
che non è nemmeno un paese?

Un paese
dove non si è mai messo piede
Un paese di cui resta,
come unico legame fisico,
un sorso di olio d’oliva
intriso di za’atar1
che accarezza la gola
deliziando le papille con il suo verde brillante

Un paese
visto attraverso vecchie foto,
con il cuore che batte,
alla ricerca del volto dei propri avi
all’angolo di un vicolo nella città vecchia di Gerusalemme

Si può amare un paese
che molti intorno a noi
sarebbero felici di vedere ridotto in cenere
Un paese sfigurato, annientato da un’unica corrosiva parola:
“Terrorista”

Un paese di bambini pieni di vita
trasformati in fantocci mutilati
corpi in mezzo alla polvere senza vita

Un paese con un nome che, solo a pronunciarlo,
si commette un reato
con una bandiera che può farvi finire
dritti al commissariato

Un paese dove gli abitanti
pesano meno di una piuma
sul piatto della bilancia delle vite umane

Si può amare un paese
di cui anche i vostri amici
sembrano ignorarne la dolcezza

Un paese che vi rende persone sospette
che vi isola mentre tremate per lo sgomento
nel dolore che vi tiene svegli di notte
nella litania senza fine
di sofferenze così tremende
che la mente stenta a comprendere

Si può amare un paese
che continua a resistere
così facile da rinnegare
ma impossibile da dimenticare

Un paese che vi esorta, vi impone
Un paese che vi chiede
di mettere in salvo le sue ricchezze
quando arriverà inesorabile la sua distruzione

Per ascoltare il testo letto da Mona Chollet

1In arabo, il termine za’tar indica alcune piante locali medio orientali, come timo, maggiorana ed origano. [NdT].