Campagna di donazione

Qui e là. Una voce libera, indipendente e attenta alla realtà umana

© Hélène Aldeguer pour Orient XXI,

La libertà di stampa è sempre più a rischio in paesi dove, fino a ieri, era in atto una contestazione di un sistema di potere asfissiante. In Algeria, dopo la rivolta dell’Hirak, è arrivato il momento di mettere il bavaglio e ridurre al silenzio, come nel caso dei nostri colleghi e colleghe di Maghreb Emergent e Radio M. In Tunisia, dove continua a sopravvivere lo spirito della cosiddetta “primavera araba”, l’arbitrario è legge, e non è raro che dei giornalisti si trovino perseguiti e arrestati come fossero criminali, per il semplice fatto di fare il proprio mestiere. Quanto all’Egitto, dopo la mobilitazione per la conferenza della COP 27, il nome di Alaa Abdel Fattah – e di tanti altri prigionieri politici – è scomparso dai giornali. Andatevene, non c’è nient’altro da vedere.

Dall’altra parte del Mediterraneo, la Francia non sembra sfuggire, a suo modo, a questa onda liberticida. Chissà se abbiamo ancora il diritto di parlare di argomenti scomodi, come l’apartheid israeliano, tra le altre violazioni commesse da Tel Aviv. A giudicare dalle violenze subite dall’avvocato franco-palestinese [Salah Hamouri-6109] ad ogni intervento pubblico in Francia dopo la sua espulsione da Gerusalemme, nonsi allenta la stretta. I/Le musulmani/e restano ancora il capro espiatorio ideale del dibattito politico e mediatico oggi prevalente, a volte in nome della lotta contro gli “islamo-sinistri” – un neologismo di estrema destra ormai entrato nel linguaggio comune – altre volte, come effetto collaterale di una campagna anti-“woke” che scatena le passioni più reazionarie. E la concentrazione dei mezzi d’informazione francesi nelle mani di pochi miliardari – da Vincent Bolloré a Patrick Drahi passando per Xavier Niel o Bernard Arnault – lascia sempre meno spazio per altre opinioni.

A fronte di ciò, Orient XXI vuole essere uno spazio di libera espressione per raccontare la storia di una regione che si estende dal Marocco all’Afghanistan. Uno spazio non solo per i lettori e le lettrici che vivono qui, ma anche per quei lettori e quelle lettrici che vivono lì, nonché per gli autori del Maghreb e del Medio Oriente, a cui viene offerto un luogo sicuro per la pubblicazione e diffusione dei loro articoli – ad esempio, oltre il 20% dei nostri lettori si trova nel Maghreb. Con la nostra versione in francese, ma anche quelle in arabo, inglese, persiano, spagnolo e italiano, moltiplichiamo le possibilità per consentire a un pubblico di lettori – il più ampio possibile – di accedere ai nostri contenuti. Però, come sapete, ci sono dei costi da sostenere.

Avendo scelto la strada dell’indipendenza e del libero accesso, Orient XXI vuole essere un servizio di informazione pubblica, dove chi ha i mezzi e la possibilità dà, in modo da consentire a tutti di poter accedere ai nostri contenuti, e questo semplicemente facendo vivere il nostro giornale. Un giornale fatto da persone per delle persone – in un momento in cui viene evocato lo spettro di un’intelligenza artificiale che potrebbe rimpiazzare i giornalisti – con l’ambizione di fornire analisi e approfondimenti originali su tutti gli aspetti di una regione che non si riduce ai conflitti, all’immigrazione o all’islamismo, ma che conta anche una scena artistica, culturale e intellettuale ricca e creativa.

Per continuare a portare avanti il nostro lavoro, stiamo lanciando questa campagna con l’obiettivo di raggiungere 45.000 euro. Una somma che ci permetterà di continuare a pagare i nostri due dipendenti, i giornalisti freelance, i traduttori e le traduttrici. Ed è proprio grazie alle vostre donazioni che abbiamo potuto raddoppiare per un anno le nostre inchieste e i nostri reportage nella e sulla regione. Il giorno del 10° anniversario di Orient XXI, che stiamo preparando per il 30 settembre, sarà l’occasione per ringraziarvi per il vostro sostegno e la vostra fedeltà. Sarà un vero piacere incontrarvi.

Sappiamo di poter contare su di voi.

Un grande ringraziamento da parte del gruppo di Orient XXI Italia.

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